Organizzazione Team Building con il Lego: gioco sì ma formATTIVO

Generalmente, quando proponiamo ad un’azienda il team building Lego InterACTION, c’è sempre un pizzico di diffidenza nei confronti di ciò che viene recepito di primo acchito come un “gioco”.
Questo perché i Lego rappresentano, un po’ per tutti noi, il passatempo dell’infanzia.
Tuttavia, quando scendiamo nel dettaglio, spiegando come la costruzione con il Lego, seguendo regole e istruzioni che siano utili allo sviluppo delle necessità dell’azienda consentono al formatore di avere il materiale sufficiente per realizzare il de briefing finale per mandare a segno i messaggi suggeriti dall’azienda o “correggere” atteggiamenti e comportamenti del personale, considerati migliorabili.
Risulta chiaro così come il Lego sia lo strumento esperienziale e formativo per eccellenza.
Vi raccontiamo come e perché attraverso il recente evento progettato per una azienda internazionale di ricambi settore automotive che ha raccolto i rivenditori di tutto il mondo in Italia per una intensa tre giorni di channel marketing.
Partiamo dalle premesse. A Febbraio riceviamo la richiesta in cui esprime un forte interesse per il nostro team building “Lego InterACTION”. Da un primo approfondimento emerge la necessità di un’attività per 100 persone, in lingua inglese, della durata massima di un’ora (un tempo così ridotto lascia poco spazio per proporre altre attività. In effetti Il Team Building con il Lego può dare risultati evidenti anche in un arco temporale così stretto. Obiettivi dell’attività di team building: incoraggiare la comunicazione tra i delegati, in vista di alcune sessioni di gruppo (brainstorming) previste immediatamente dopo l’attività. All’inizio della attività il formatore ha dato ai partecipanti le regole dell’attività e raccontato la “situazione aziendale di partenza. Cosa è successo durante Lego InterACTION? Inizialmente i Team si sono buttati a capofitto nella realizzazione della jeep di cui avevano i pezzi (tranne uno) per la sua realizzazione , suddividendo i pezzi, guardando il modellino esemplificativo presente in aula, senza tuttavia cercare un confronto con le altre squadre. A metà del Team Building, il leader di una squadra ha preso il microfono e ha tentato di convincere i suoi “avversari” dell’importanza nell’unire le forze (e i pezzi mancanti!). Alcuni Team hanno recepito il messaggio e avviato delle trattative, mettendo in comune i vari pezzi del Lego e le informazioni a disposizione.
In due parole: COMUNICAZIONE e CONDIVISIONE, elementi indispensabili all’interno di un’azienda.

Qual è stato il risultato finale?

Il “nuovo” Team, nato dall’unione di alcuni gruppi, ha portato a compimento la costruzione della jeep, le altre squadre invece hanno semplicemente realizzato una sola parte del compito assegnato
Nel de briefing finale, il trainer ha sfruttato le dinamiche emerse durante il Team Building, ponendo l’accento sull’importanza della comunicazione, senza la quale ci possono essere pesanti ricadute sia sulla relazione tra gli individui sia sulla redditività aziendale.
Il responsabile marketing dell’azienda ha detto “ho scelto questo tipo di team building perché sapevo che avrebbe aiutato a far cadere le “barriere” e avrebbe stimolato la creatività necessaria per le sessioni di lavoro successivo. Il risultato però è andato molto oltre le attese perché ha avuto anche il piacevole e inaspettato risultato di aiutare anche me e il mio team di vendita a scoprire e comprendere una volta di più il valore, le capacità e le potenzialità delle persone che lavorano nel nostro canale indiretto di vendita”

Vuoi saperne di più? Chiama Eventi-Aziendali-Milano, agenzia di organizzazione Incentive e Team Building di Milano al numero +39 02 89367300 oppure compila il form.

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