
I Team Building servono per costruire la squadra o per divertire i collaboratori?
Sicuramente un po’ di entrambe le cose, ma per avere una risposta più dettagliata a questa domanda ci piacerebbe avere anche la tua opinione, completando un breve questionario:
Quel che è certo è che interconnessioni senza precedenti e lavori “forzati” da casa hanno rivoluzionato le nostre vite il modo in cui ci relazioniamo con gli altri. Nel lavoro, il “nuovo” ha cambiato tutto e ha reso obsoleti luoghi di incontro, abitudini e consuetudini consolidate. Se da una parte, grazie al digitale, abbiamo acquisito familiarità con strumenti incredibilmente potenti in grado di accrescere enormemente le nostre capacità di progredire, dall’altra ci ha imposto limitazioni e privato di quei momenti di socializzazione caratteristici dei luoghi di lavoro così utili a svolgere la funzione di collante tra tutti i collaboratori innalzando lo spirito di squadra e il senso di appartenenza.
Nel giro di pochi mesi, siamo usciti da un mondo solido per entrare in una società liquida, una società dove tutto cambia, dove le verità di oggi sono contraddette l’indomani.
Zygmunt Bauman ha definito “società liquida”, lo scenario ove le situazioni in cui agiscono le persone si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure.
Tutto questo nelle aziende sta avendo effetti devastanti.
Soprattutto nella “nuova normalità” emersa dai recenti cambiamenti, non esiste lo status quo: un collaboratore che non va avanti regredisce, finendo per ingrossare le fila di tre categorie di persone:
- i “RASSEGNATI” che si limitano a giocare il ruolo di testimoni passivi e non partecipi del cambiamento e che rappresentano la categoria più numerosa
- i “REFRATTARI” che usano la tecnologia solo quando è obbligatorio
- i “GEEK” che passano la maggior parte del loro tempo a servirsi di strumenti interattivi (smartphone, tablet, computer…) condizione che impedisce loro di parlare e scambiare informazioni direttamente con persone in carne e ossa.
Che fare?
Sicuramente è il momento di ricorrere all’aiuto di specialisti di sviluppo delle risorse umane e magari adottare nuovi modelli di lavoro come ad esempio suggerito dalla metodologia “AGILE”, anche se questo richiede tempo e investimenti da pianificare.
Ma c’è qualcosa che possiamo fare subito, già dalla prossima settimana se necessario?
Certo, si chiama “TEAM BUILDING”!
Non ci credete? Non vi do torto, spesso tutti noi sottovalutiamo una delle leggi fondamentali del marketing: “nessuno ha bisogno di quello che non conosce”.
Team Building è un termine inglese composto da Team, che significa “Squadra o Gruppo”, e Building, derivante dal verbo “to build” che significa “costruire”. Prendendo in prestito la definizione di Wikipedia, “il Team building” letteralmente “costruzione del gruppo”, è costituito da un insieme di attività formative, team games, team experience (ludiche, esperienziali o di benessere), il cui scopo è lo sviluppo delle risorse umane.
Per troppo tempo il Team Building è stato sinonimo di semplice “Gioco” o “Entertainment”.
Consentire a tutti i collaboratori di svolgere esperienze interattive impostate in modo che emergano i valori aziendali e le metafore comportamentali utili a migliorare i rapporti interpersonali, la comunicazione e la collaborazione tra persone e team aziendali ovunque essi siano.
Questo si chiama “fare Team Building” oggi.
Un insieme di attività da effettuare in virtuale da casa, nei luoghi di lavoro o in presenza, studiate per raggiungere l’obiettivo di incrementare la collaborazione migliorando nel contempo la capacità di lavorare in team e di disinnescare le tanti fonti di stress che il lavoro in remoto ci ha imposto.
Questo è Team Building.
Team building studiati per esser erogati attraverso strumenti digitali che consentano di coinvolgere collaboratori di ogni livello e grado ovunque essi si trovino nel mondo, da coinvolgere in attività incentrate su tematiche di problem solving polizieschi, escape room, rugby e sport in genere, nonché musica, cocktail e cucina.
Sono sempre di più le aziende che hanno capito che investire sul capitale umano porta al successo, imboccando la strada del “FAR SQUADRA” a tutti i livelli: dall’aggiornamento professionale di base, alla formazione tecnica e allo sviluppo dello spirito di squadra che consente di reagire rapidamente di fronte ai cambiamenti potendo puntare a raggiungere traguardi inimmaginabili.
Se pensi anche tu che sia prioritario ridurre i costi e limitare le inefficienze derivanti dal “NON FAR SQUADRA”, chiamaci: ci confronteremo su attività virtuali, ibride o in presenza a tutti i livelli, in grado di coinvolgere e motivare i tuoi collaboratori con molteplici attività multilingue da svolgere in remoto o in presenza.
“Imparare è un’esperienza, tutto il resto è solo informazione” Albert Einstein
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